lunedì 8 settembre 2014

Le tappe storiche della distruzione dell'Italia










Questo vuole essere solamente un pro-memoria sulle tappe principali che ci hanno portato al disastro attuale.
La “lunga marcia“ della finanza sta arrivando a destinazione ed al compimento dei propri scopi: la distruzione dei popoli.

1972 – Serpente Monetario Europeo (poi l’Italia uscì nel 1974 causa conflitti sociali e crisi petrolifera)
1979 – Adesione allo SME
1981 – Divorzio tra Ministero del Tesoro e Banca d’Italia – Fine della sovranità monetaria per volere dello Stato che cede la facoltà di emettere la propria moneta a favore delle banche
1986 – Atto Unico Europeo – Libera circolazione di “persone”, merci, servizi e capitali
1990 – I capitali possono espatriare liberamente – La Banca d’Italia perde la facoltà di imporre misure sui movimenti di capitali
1992 – Trattato di Maastricht
1992 – Mani Pulite – Addio alla spesa pubblica e avanti con i servi dei capitali, praticamente della finanza
1992 – Amato dopo aver privatizzato Bankitalia fa uscire l’Italia dallo SME con una svalutazione di circa il 25% rispetto al marco
1993 – 1° Novembre entra in vigore il Trattato di Maastricht che trasforma la CEE in una unione monetaria e stabilisce vincoli rigidi per i Paesi che vi aderiranno
1997 – Entra in vigore la Legge Treu il lavoro interinale ( vietato dalla L. 23 ottobre 1960 n° 1369 ) entra a far parte dell’ordinamento italiano
1999 – Il Governo Prodi mette la Tassa sull’Europa che garantisce l’adesione all’Euro ed ai cambi fissi ( che affare! Abbiamo pure pagato per “ suicidarci” )
2002 – Inizia la circolazione dell’euro
2003 – Entra in vigore la Legge Biagi ( soprannominata anche dei Call Center ). I sindacalisti che supinamente hanno accettato vengono così ricompensati:
Fausto Bertinotti – Presidente della Camera
Franco Marini – Presidente del Senato
Guglielmo Epifani – Segretario del PD
Ottaviano Del Turco – Ministro della Repubblica e Presidente della Regione Abruzzo
Sergio Cofferati – Sindaco di Bologna ed Europarlamentare
2007 – Trattato di Velsen – che sancisce la nascita di Eurogendfor
2007 – Massimo D’Alema dopo aver tolto la separazione tra banche d’affari e quelle di deposito, insieme a Prodi firma il Trattato di Lisbona
dal 2007 ad oggi continua e si perfeziona la distruzione dell’Italia.
Fonte:  frontediliberazionedaibanchieri.it

domenica 31 agosto 2014

MARTE: CURIOSITY FOTOGRAFA “QUALCOSA” CHE SEMBRA UNA TIBIA

I cacciatori di anomalie marziane hanno scovato una fotografia negli archivi del rover Curiosity che sembra essere un osso, più precisamente una tibia, o qualcosa del genere. La nuova segnalazione è solo l'ultima di una serie di immagini apparentemente inspiegabili prevenienti dal Pianeta Rosso. È solo un'illusione ottica, o stiamo vedendo le prove di vita passata su Marte?



tibia-marte
Una nuova strana immagine proveniente da Marte sta facendo il giro della rete.
Si tratta di un oggetto fotografato da Curiosity lo scorso 14 agosto 2014.
Secondo i cacciatori di anomalie marziane, l’immagine mostrerebbe quello che sembra essere l’osso di una gamba, ovvero una tibia (altri dicono un femore).
Secondo quanto riporta l’International Business Times, al momento nessun commento è stato ancora rilasciato dalla Nasa. Qui l’immagine originale scattata da Curiosity.

tibia-marte-2

L’oggetto è chiaramente visibile nelle immagini, e in molti hanno detto che si tratta della conferma che un tempo su Marte ci fossero esseri viventi. Tuttavia, i pareri sono discordi: potrebbe trattarsi di un semplice sasso dalla forma particolare.
L’oggetto si trova in mezzo ad alcuni pezzi di roccia. E lo stesso “osso” in realtà per gli esperti sarebbe un altro sasso eroso dagli agenti dell’atmosfera marziana. Dunque, potrebbe essere una semplice pareidolia.
Certamente, se ci fosse più serenità su questi argomenti, sia da parte dell’Agenzia Spaziale americana che da parte dei vari blogger, basterebbe un’analisi approfondita dell’immagine per chiarire la natura dell’oggetto. Purtroppo, quando si verificano queste “anomalie”, solitamente prevale la logica delle fazioni.
In passato, ci sono state molte rivendicazioni sulla natura di numerosi oggetti fotografati su Marte, come la spina dorsale di un dinosauro, fonti luminose, tombe a tumulo, scoiattoli, volti umani e scheletri alieni.
Rassegna delle stranezze su Marte:
Per il momento, fatta eccezione per qualcuno, sembra regnare la prudenza, dato che l’oggetto fotografato da Curiosity è davvero particolare. Rimaniamo in attesa di ulteriori eventuali dichiarazioni in merito.
Fonte: ilnavigatorecurioso.it

venerdì 29 agosto 2014

“GLI ALIENI GIÀ VIVONO IN MEZZO A NOI”: DICHIARAZIONE SHOCK DELL’EX MINISTRO DEGLI ESTERI CINESE

La Cina, negli ultimi anni, ha registrato un altissimo numero di casi UFO, oggetto di studio da parte dei ricercatori. Per quanto possa sembrare bizzarra e strana questa affermazioni alle nostre orecchie occidentali, in Cina, da diversi anni, gli scienziati affermano che gli alieni vivono tra gli umani.

Sun Shili

In questo periodo storico, la Cina sembra essere sulla cresta dell’onda per quanto riguarda la corsa allo spazio e la questione della vita extraterrestre.
Nel 2013, seconda metà dell’anno, è prevista la missione che prevede l’installazione di un satellite orbitale attorno alla Luna, per studiarne in dettaglio la superficie, passaggio obbligato per costruire la mappa della regione in cui scenderà il primo astronauta cinese.
La Cina, che ha inviato il suo primo uomo nello spazio nel 2003 e compiuto la prima passeggiata spaziale nel 2008, vede il proprio programma spaziale come simbolo della sua crescente statura internazionale e una vera e propria affermazione del Partito che guida il Paese e che lo spinge con forza ad andare oltre. Anche i cinesi, infatti, vogliono andare su Marte per il 2030.
A tutto questo, bisogna aggiungere che la ricerca di vita extraterrestre e lo studio del fenomeno UFO sono materie molto apprezzate dalla comunità scientifica cinese, e debitamente riconosciute, tanto da essere oggetto sereno di dibattito pubblico e di nessun giudizio a priori.
Secondo quanto riportato da un articolo pubblicato su Izvestia, la Cina, negli ultimi anni, ha registrato un altissimo numero di casi UFO, oggetto di studio da parte dei ricercatori.
Tra loro, c’è chi tenta di stabilire una sorta di contatto con gli extraterrestri. Le attività di queste organizzazioni sono protette e patrocinate dalla Società Nazionale degli Studi Extraterrestri, fondata 25 anni fa e finanziata dal governo. Nella società sono ammessi solo scienziati e ingegneri.
Inoltre, un requisito importante per farne parte è l’aver pubblicato, durante il dottorato di ricerca, almeno un articolo sul fenomeno UFO o la vita extraterrestre. Secondo le informazioni riportate dal Canadian National Newspaper, circa un terzo di tutti i membri della società sono anche membri del governo cinese.
A differenza di quanto sembra avvenire in occidente, lo studio degli extraterrestri non è sistematicamente emarginato, troppo spesso vittima dei dogmi che la comunità scientifica impone a se stessa e alla ricerca in generale, anzi, sembra incoraggiata anche attraverso il lavoro di numerosi gruppi di “esopolitica” che si interessato dell’argomento.

Gli extraterrestri vivono tra gli umani?

Per quanto possa sembrare bizzarra e strana questa affermazioni alle nostre orecchie occidentali, in Cina, da diversi anni, gli scienziati affermano che gli alieni vivono tra gli umani.
Uno di questi, Sun Shili, un funzionario in pensione del Ministero degli Esteri e ora presidente della Beijing UFO Research Society, ha dichiarato candidamente che gli “waixingren” (“extraterrestri” in lingua cinese) vivono in mezzo a noi.

Un piccolo passo per un cinese, un balzo in avanti per la Cina

Nell’intervista rilasciata al notiziario russo, Sun racconta del suo primo incontro ravvicinato avvenuto nel 1971, quando, durante la “rivoluzione culturale” (1966-76) fu mandato in una remota campagna per eseguire il duro lavoro della semina del riso.
Un giorno, mentre lavorava nel campo, la sua attenzione fu catturata da un oggetto luminoso nel cielo che saliva e scendeva ripetutamente. In un primo momento, Sun pensò che il fenomeno fosse una sorta di dispositivo di monitoraggio concepito dai militari durante la Guerra Fredda, una deduzione ragionevole visto il periodo in cui è avvenuto il fatto .
Solo molti anni più tardi, dopo aver letto tutto il materiale sugli avvistamenti UFO, capì di aver avuto un incontro ravvicinato.
Ma Sun non è l’unico nel paese a prendere gli avvistamenti sul serio. Secondo Shen Shituan, uno scienziato molto stimato, presidente della Beijing Aerospace University e presidente onorario della UFO Research Association, un’altra associazione sostenuta dal governo, vale la pena indagare su ogni caso di incontro ravvicinato.
“Alcuni di questi avvistamenti sono reali, altri sono falsi, altri ancora non sono molto chiari”, spiega Shituan. “In ogni caso, tutti questi casi vanno sempre studiati”.
I cinesi sperano che la ricerca sulla vita aliena possa fornire nuove risorse tecnologiche per lo sviluppo di velivoli ad alta velocità, fonti energetiche illimitate non inquinanti e modi per accelerare la crescita dei prodotti agricoli (tutte tecnologie che risolverebbero il grave sovrappopolamento della Cina).

Rapimenti alieni in Cina

Anche la Cina, tra i suoi files UFO, conta alcuni casi di rapimento alieno. La storia più famosa è quella di Zhao Meng Guo, un giovane agricoltore di Wuchang, una cittadina nella provincia di Heilongjiang.
Nel giugno del 1994, Zhao Guo, e altri lavoratori agricoli, mentre era impegnato con il suo lavoro, vide qualcosa di insolito nei pressi del vicino Monte Phoenix.
Avvicinatosi per vedere meglio il fenomeno, il giovane agricoltore fu avvolto da un fascio di luce che lo trasportò all’interno di quello che sembrava essere un velivolo alieno. Come egli stesso racconta, fu costretto ad accoppiarsi con un essere femminile di corporatura molto robusta.
“Era alta più di tre metri e aveva sei dita, ma per il resto sembrava del tutto simile ad un essere umano”, racconta Zhao Guo”. “Ho raccontato tutto a mia moglie su questa faccenda. Non si è arrabbiata molto!”.
Qualche anno dopo, nel 2003, Zhao Guo fu trasportato a Pechino per essere sottoposto ad una serie di esami psicologici e per essere sottoposto alla macchina della verità. A quanto pare, il racconto di Zhao Guo corrisponderebbe a verità.
Inoltre, secondo le analisi dei medici, il giovane presentava alcune cicatrici che non potevano essere state causate da lesioni comuni i da interventi chirugici. Il povero Meng Zhao Guo, essendo un umile contadino con un grado di scolarizzazione fermo alla 5° elementare, confessò anche di non aver mai sentito parlare di UFO, nè di ufologi, prima della sua “strana” esperienza.

Il Caso di Cao Gong

Nel dicembre del 1999, Cao Gong, un uomo di mezza età residente a Pechino, dichiarò di essere stato rapito dagli alieni e di essere stato condotto fino a Qinhuangdao a bordo di un disco volante.

“Sembravano esseri umani, ma avevano mani grandi e un viso molto pallido”, raccontò lo stesso Cao. “A bordo dell’astronave c’era anche una ragazza cinese che sembrava avere circa 13 anni”.
Le autorità cinesi cominciarono l’indagine sui racconti di Cao nell’aprile del 2000. Come prima cosa, Cao fu sottoposto ad una seduta di ipnosi regressiva, per aiutarlo a ricordare l’accaduto nei particolari.
Poi fu portato nell’Ufficio di Pubblica Sicurezza di Pechino e fu sottoposto alla macchina della verità. “In entrambi i casi, Falun Cao non ha mentito”, dichiarò Zhang Jingping, lo psicologo incaricato di condurre la ricerca sul caso.
In ultimo, nel luglio del 2000, Cao fu portato nell’Ufficio di Pubblica Sicurezza di Tangshan dove, con l’aiuto di poliziotti esperti in identikit, fu realizzata un’immagine digitale del viso della ragazza, sulla base della descrizione di Cao.
Nel novembre del 2002, il dott. Zhang, con un gruppo di studenti dell’Università di Pechino, intraprese un viaggio a Qinhuangdao, alla ricerca della misteriosa ragazza. “Le speranza di trovare la ragazza solo con un’immagine digitale erano veramente minime”, ricorda Zhang.
Una volta arrivati nella cittadina, il gruppo cominciò la sua ricerca alla cieca tra i 400 mila abitanti di tutta la contea. “Sorprendetemene, il secondo giorno di ricerca trovammo un indizio utile. Un vecchio riconobbe l’immagine della ragazza”, continua Zhang.
“Poco dopo trovammo la ragazza e la portammo a Pechino per farla incontrare con Gong Cao, il quale la riconobbe come la ragazza che aveva visto nell’UFO”. Zhang Jingping ha speso tre anni per indagare su questo caso, uno dei più affascinanti con cui ha avuto a che fare, come lo stesso psicologo ebbe a dire.

Le associazioni ufologiche cinesi

In Cina, gli aderenti alle associazioni ufologiche sono ufficialmente circa 50 mila persone, ma le stime sul numero effettivo di persone interessate al tema è probabilmente nell’ordine di decine di milioni di individui.
La rivista bimestrale più famosa sugli UFO vanta 400 mila copie vendute e le segnalazioni UFO vengono normalmente trasmesse dai notiziari nazionali e regionali, a differenza di quanto avviene in occidente.
Dalle nostre parti, i discorsi sugli UFO e la vita extraterrestre sono ancora argomenti tabù, da relegare nelle menti di chi vuole credere a tutto.
La scienza dogmatica occidentale, che porta sul suo groppone secoli di razionalismo empirico che mal si adattano alla speculazione e alla novità, non riesce a collocare il fenomeno UFO, ormai acclarato e continuamente segnalato, nell’alveo delle discipline che meritano un’attenzione di tipo scientifico.
Il paradigma cinese, invece, sembra di tutt’altro tono, forse anche per la relativa giovinezza culturale di tipo occidentale che il popolo cinese si trova a vivere in questo periodo storico.
“Al fine di comprendere i fenomeni UFO, abbiamo bisogno di avere una visione ampia di diverse discipline”, spiega Albert So, professore all’Università di Honk Kong, “come la matematica, la fisica, la storia, la filosofia e un’apertura mentale verso i fenomeno paranormali, cioè quei fenomeni che la scienza non è ancora in grado di spiegare”. In effetti, se i fenomeni inspiegabili non diventano oggetto di studio, come si può sperare di poterli mai comprendere?
Fonte: ilnavigatorecurioso.it

mercoledì 27 agosto 2014

SCONCERTANTI ANOMALIE DA GOOGLE EARTH: BASE SEGRETA SULLA LUNA E UN’ANTICA TOMBA SU MARTE?

I cacciatori di anomalie marziane hanno scovato una fotografia negli archivi del rover Curiosity che sembra essere un osso, più precisamente una tibia, o qualcosa del genere. La nuova segnalazione è solo l'ultima di una serie di immagini apparentemente inspiegabili prevenienti dal Pianeta Rosso. È solo un'illusione ottica, o stiamo vedendo le prove di vita passata su Marte?

anomalie luna marte

Nell’era contemporanea, che molti definiscono ‘società dell’immagine’, grazie all’avvento di Internet, abbiamo la possibilità di accedere ad una quantità incredibile di dati, comodamente seduti davanti al nostro PC.
Tra le tante informazioni possibili, ci sono immagini che ritraggono i luoghi più inaccessibili alla nostra esperienza sensoriale.
Grazie ad un’applicazione come Google Earth, ogni utente della rete può accedere a fotografie satellitari che, fino a poco tempo fa, erano appannaggio solo di pochi addetti ai lavori. Per di più, l’applicazione rende disponibili i rilievi fotografici di due corpi celesti a noi molto cari, Luna e Marte.
Scandagliano meticolosamente le immagini (semi)tridimensionali offerte dall’applicazione di Google, alcuni utenti scovano continuamente immagini che sembrano contraddire quanto sappiamo della storia evolutiva del nostro pianeta e dei due corpi celesti a noi più vicini. Le ultime osservazioni mostrerebbero una ‘colonia extraterrestre’ sulla Luna e una struttura artificiale su Marte, molto simile ad antichi tumuli funerari presenti sul nostro pianeta.

La base segreta sulla Luna

Si potrebbe facilmente giungere a questa conclusione dopo aver guardato il video prodotto da wowforreeel, un utente di youtube. Utilizzando il software Google Moon, wowforreeel ha scansionato il lato nascosto del satellite terrestre, catturando l’immagine di quello che sembra essere un enorme oggetto triangolare o a forma di ‘V’, corredato da due file di sette luci.
A prima vista, certamente l’oggetto sembra essere un po’ troppo simmetrico per essere naturale. Alcuni blogger hanno ipotizzato che potrebbe trattarsi di un’astronave aliena, una base usata dagli alieni per osservare la Terra, un varco per raggiungere strutture interne alla Luna, oppure una base top secret creata dagli esseri umani. [Guarda il video].
Le immagini sono state riprese dalla sonda Clementine della Nasa, lanciata nel 1994. L’oggetto ha le dimensioni approssimative di 500m x 420m e si trova vicino alla regione conosciuta come Mare Moscoviense. Utilizzando il software Google Moon, è possibile visionare l’oggetto alle seguenti coordinate:
22º 42′ 38.46″ N
142° 34′ 44.52″ E
Sebbene alcuni esperti hanno spiegato che potrebbe trattarsi di un errore del software dovuto al ‘collage’ di immagini che compone la superficie tridimensionale della Luna, l’Huffington Post ha raccolto il parere dell’ex agente speciale dell’FBI Ben Hansen, il quale deve la sua notorietà per la partecipazione al programma televisivo di Sy-fy “Fact or Faked: Paranormal Files”. Così scrive in una e-amail spedita al giornale on-line:
“Le foto sono molto intriganti. Quando ci si accosta alla teoria che vorrebbe una base lunare segreta sulla Luna, presto ci si rende conto che essa si fonda su fatti storici. Gli Stati Uniti hanno sviluppato un progetto per costruire una base militare sulla Luna nel lontano 1959, proponendo una joint venture chiamata ‘Project Horizon‘.
Molte foto, presumibilmente provenienti da astronomi amatoriali o trapelate dagli archivi della Nasa, mostrano immagini sospette che sembrano raffigurare edifici o veicoli spaziali sulla Luna. Il problema più grande è quello di stabilire se si tratta di immagini autentiche. Google Earth ottiene le sue immagini da fonti di pubblico dominio, dato che non hanno satelliti che volano sul lato nascosto della Luna.
E’ possibile che qualcuno abbia aggiunto immagini che raffigurano edifici e Ufo semplicemente per fare uno scherzo? Se le immagini originali della Nasa contengono le stesse anomalie, allora possiamo ipotizzare che ci sia qualcosa di reale”.
La tomba marziana
 Ad incuriosire gli appassionati di anomalie spaziali c’è un’altra curiosa formazione, questa volta scovata sulla superficie di Marte, sempre con l’ausilio del software di Google.

L’immagine ritrae un grosso tumulo di terra che a prima vista sembra essere decisamente simmetrico e troppo ‘squadrato’ per essere naturale. Osservando la formazione, Scott Waring ha notato una curiosa somiglianza con un’antica tomba giapponese risalente al periodo Kofun.

Per osservare le immagini, e confrontarle, si può accedere alle seguenti coordinate:
Tomba Kofun (Google Earth):
36° 7′ 45 .64″ N
139° 28′ 52.95″ E
Tumulo marziano (Google Mars):
6° 3′ 57.07″N
92° 4′ 13.22″ E
I tumuli dei kofun hanno acquistato varie conformazioni nel corso della storia. La conformazione più comune assume una forma simile a quella di un buco di una serratura (praticamente vede rappresentato un cerchio sopra un trapezio), tuttavia esistono anche kofun con forme circolari (empun), rettangolari (zempokoho) e quadrati (hofun). Il kofun a forma di serratura (zempo koen) è tipicamente giapponese.
In realtà, non è la prima volta che su Marte si osserva qualcosa di particolarmente simile agli antichi monumenti terrestri. Un’immagine scoperta qualche tempo fa, sembra mostrare la sagoma della statua di un faraone egizio.

Secondo quanto afferma David Icke nel suo “Figli di Matrix”, la piana di Giza in Egitto, patria della Grande Piramide, un tempo era nota come El-Kahira, nome che deriverebbe dalla parola araba  El-Kahir che significava Marte!
Come interpretare tali immagini? Semplici paraidolie, oppure vestigia di un’antica civiltà marziana ormai scomparsa?
Fonte: ilnavigatorecurioso.it

lunedì 18 agosto 2014

Ostia: tre chilometri di spiaggia in esclusiva per "Re Giorgio". Ecco il video dell'ennesimo scandalo.


“Lei sta entrando in una zona della presidenza della Repubblica, l’accesso è vietato tranne a dipendenti del Colle e ai loro familiari”. Il compito del militare è di fare la guardia a tre chilometri di spiaggia a Castelporziano, a Ostia, e impedire agli ignari bagnanti di mettere piede su quello che è territorio esclusivo della residenza sul colle più alto di Roma. L’ingresso, ma anche il semplicepassaggio sono interdetti a tutti quelli che non lavorano per il Quirinale: non si può camminare sul bagnasciuga e anche a nuoto il transito è vietato a meno di 300 metri dalla costa, come per i motoscafi. La normativa, affermata dall’articolo 11 della legge 217 del 2011, spiega che resta sempre fermo – anche in caso di concessioni – “il diritto libero e gratuito di accesso e di fruizione della battigia, anche ai fini di balneazione”. Eppure anche da terra la situazione non cambia: a fare la guardia all’ingresso della spiaggia presidenziale sono i Carabinieri che spiegano: “Noi richiamiamo i turistisbadati, se insistono scatta la diffida e poi la denuncia”. Sì, perché quel pezzo diLitorale romano, stretto fra il mare e la pineta, è appannaggio esclusivo per chi lavora al Quirinale e nessun altro. 
(Da:  pressnewsweb.it)




Viva la libertà, viva l'uguaglianza...

domenica 17 agosto 2014

Debito pubblico, BTP, quantitative easing e il gioco delle 3 carte...



Le banche chiedono più BTP allo Stato che poi venderanno alla BCE con laute plusvalenze. E il debito pubblico sale. Così funzioneranno gli stimoli fiscali per rilanciare l’economia.


Non è più una questione di se, ma di quando. Il “quantitative easing” europeo sarà presto realtà, probabilmente in autunno dopo che la Fed avrà terminato la sua politica di stimoli monetari. La BCE, nonostante la ferrea opposizione della Bundesbank, si appresta a lanciarlo per far ripartire l’economia o, meglio, per impedire che si fermi. Un’operazione che vedrà Mario Draghiimpegnato in un programma di immissione di liquidità nel sistema bancario contro l’acquisto di titoli di stato secondo i pesi del Pil dei singoli stati europei. Le cosidette “misure non convenzionali” di cui si parla ormai da mesi. In questo senso l’Italia dovrebbe trarne il maggior vantaggio, essendo lo stato più indebitato d’Europa, oltre che il terzo più gravato al mondo. Ma come funziona esattamente il “quantitive easing (Qe)” e chi realmente ne beneficerà?

Il quantitative easing sarà per le banche italiane
A differenza che negli USA, però, il Qe europeo non avrà lo stesso impatto sull’economia reale. Questo appare abbastanza evidente. Secondo gli esperti di Barclay, la profonda differenza in ambito fiscale e del mercato del lavoro fra i singoli stati europei, rischia di vanificarne gli effetti sull’economia e la ripresa resterà un miraggio. La mancanza di riforme strutturali in Italia impedirà che il denaro immesso nel circuito bancario arrivi, se non in minima parte, a famiglie e imprese. A chi gioverà quindi il Qe? La risposta è semplice: alle banche. Ancora e sempre alle banche, che devono affrontare la prova degli stress test in vista dell’avvio dell’Unione Bancaria Europea. Forme di Qe, del resto, erano state già praticate dalla BCE nel 2010-2011 sotto forma di acquisto di titoli pubblici nel mercato secondario e il risultato fu proprio quello che alle imprese e alle famiglie italiane non arrivò un euro. Ora economisti ed esperti pensano che gli effetti saranno diversi, ma si sbagliano. Certo, a lungo termine, probabilmente ci sarà una ripresa economica, ma sarà comunque flebile perché il mercato italiano ha bisogno di riforme, di sburocratizzazione, di taglio drastico alla spesa pubblica e di garanzie per le imprese che al momento non esistono. Nel breve, invece, faranno festa le banche.

Le banche indebitano lo Stato per speculare col quantitative easing

E non ci vuole molto a capirlo. Il debito pubblico italiano ha raggiunto la cifra record di 2.168 miliardi di euro. In particolare, però, il Tesoro ha recentemente accumulato riserve per 105 miliardi di euro con l’emissione di più BTP di quanto fosse necessario. In altre parole si è indebitato più del dovuto. E perché mai, visto che già il debito statale è enorme? Esperti e giornalisti ci hanno raccontato che la scelta è stata dettata dallo scenario finanziario favorevole che vede i tassi d’interesse al minimo storico per cui risulta conveniente allo Stato fare provvista a costi bassi, in vista di periodi incerti. Niente di più falso! Se è vero che la BCE si appresta a lanciare il Qe, i rendimenti sui BTP scenderanno ancora. E di parecchio. Quindi, delle due l’una: o al Dipartimento del Tesoro sono degli incompetenti o qualcuno ci marcia sopra. E quel qualcuno sono le banche italiane (che controllano la Banca d’Italia), il cui livello di sofferenze “ufficiale” supera i 160 miliardi di euro, altro record negativo. Come tamponare il buco? E’ noto che le banche sono piene di titoli di stato italiani e che risparmiatori e famiglie sottoscrivono sempre meno BOT e BTP, vuoi per gli interessi quasi inesistenti, vuoi per mancanza di capacità di risparmio. Posto, quindi che grazie al Qe le banche scaricheranno i BTP alla Banca Centrale realizzano laute plusvalenze, non è mistero che le banche stesse stiano chiedendo allo Stato di emettere più carta da sottoscrivere per poi scaricarla alla BCE quando i prezzi saliranno. Una speculazione senza rischi.

Il debito pubblico italiano sarà ristrutturato

Tutto bene quindi? Niente affatto. Le banche italiane scaricheranno i BTP che hanno in pancia alla BCE trasferendo debito pubblico dalla periferia al centro. E così faranno anche gli altri stati, ma in misura nettamente minore, vuoi perché i rendimenti sono più bassi e quindi ci sarà meno polpa attaccata all’osso (Francia, Olanda e Germania), vuoi perché, laddove i rendimenti sono più alti (Portogallo, Spagna, Grecia, Cipro), gli acquisti da parte della BCE saranno più limitati. Alla fine di questo gioco perverso con carte truccate e fumo negli occhi, l’Italia e gli italiani ne usciranno più indebitati di prima e l’economia non sarà ripartita prima dell’introduzione del trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance (fiscal compact). Le banche avranno ridotto il livello di sofferenze e si saranno liberate di “BTP che scottano” e che prima o poi verranno ristrutturati sotto l’ombrello della BCE, la quale, nel frattempo, avrà portato i rendimenti prossimi allo zero, come sta avvenendo in Germania, per cui un allungamento delle scadenze apparirà meno doloroso. E’ inevitabile.

Fonte:  investireoggi.it

sabato 16 agosto 2014

Le sanzioni di Washington: per tutti pagherà l'italiano Pantalone


Tra tutte le capitali europee Roma ha intrapreso massimi sforzi per trattenere le pressioni sanzionatorie di Washington nei confronti della Russia. Tuttavia ciononostante è stata colpita dalle sanzioni di reazione della Russia le quali avranno conseguenze molto serie per l'economia italiana. In questo caso Roma sarà costretta a rispondere per la posizione antirussa degli altri stati-membri dell'Unione Europea.


Nelle strade di Mosca e San Pietroburgo ci sono numerosi ristoranti e caffetterie che offrono agli ospiti la cucina italiana. I prodotti dall'Italia sono molto richiesti dai russi. Ora il "sapore dell'Italia" per loro potrà rimanere soltanto nei piacevoli ricordi.
Le restrizioni sulle importazioni dei generi alimentari dei paesi che hanno applicato le sanzioni contro la Russia avrà delle conseguenze molto serie per l'economia dell'Italia che subisce ingenti perdite nel settore dell'industria alimentare. Nel 2013 l'Italia ha esportato in Russia soltanto del prosciutto di Parma per l'ammontare di oltre 2,5 milioni di euro, mentre le esportazioni di questo prodotto nei soli tre mesi di quest'anno sono aumentate del 70%. Il volume d'importazione in Russia di un'altra prelibatezza, il formaggio italiano "Parmigiano reggiano", famoso in tutto il mondo, nel 2013 è cresciuto del 16% raggiungendo la cifra di 5,8 milioni di euro.
Queste somme sono soltanto una piccola parte degli indici generali delle esportazioni italiane in Russia, il paese dove tutti i prodotti e merce con il marchio "Made in Italy" hanno sempre riscontrato un'elevata dei consumatori. Il mercato russo per l'Italia ammonta complessivamente a oltre 700 milioni di euro l'anno più 375 milioni di euro di esportazioni di vini e di altre bevande alcoliche.
Grandi società italiane che operano sul mercato russo subiranno ingenti perdite; ad esempio, ne soffriranno le famose società come Ferrero, Raffaello e produttore della cioccolata per bambini Kinder. La società Cremonini, il principale fornitore della carne per la rete russa di McDonald's potrà essere privata della possibilità di esportare i suoi prodotti. Luigi Scordamaglia, vice-presidente dell'Assocarni italiana, ha fatto notare che "L'Unione Europea dimentica che siamo noi ad avere bisogno della Russia e non viceversa, perciò la politica di confrontazione ci nuoce soltanto". Queste parole di un grande imprenditore perfettamente riflettono gli umori degli imprenditori italiani di diverso calibro.
L'Agenzia internazionale di rating Moody’s ha già rivisto i suoi pronostici della crescita del PIL italiano nel 2014: il calo sarà dello 0,1%. Deflazione, ossia il calo dei prezzi dei prodotti, è già dello 0,7 percento dall'inizio dell'anno, la disoccupazione nel paese è in costante crescita. Secondo i dati forniti dal centro di ricerca della CGIL, ora soltanto il 48,2 percento della popolazione abile al lavoro hanno il posto di lavoro.
Anche il settore del turismo d'Italia che si stava sviluppando con dinamismo negli ultimi 10 anni subirà le perdite. In seguito agli avvenimenti in Ucraina il numero dei turisti dalla Russia si è ridotto drasticamente. Un funzionario dell'amministrazione regionale di Emilia-Romagna ha comunicato che nei primi sette mesi del 2014 il flusso dei turisti russi è cresciuto soltanto del 2%, mentre negli ultimi anni la crescita annua era del 15-20%. Ciò significa la perdita dei posti di lavoro nella regione e problemi nello sviluppo dell'economia della Riviera Adriatica.
Segretario di Stato degli USA John Kerry ha più di una volta lanciato pubblicamente appelli a Roma di far cessare i tentativi di mettere in ordine le relazioni tra l'UE e Mosca. L'Italia, ne sono convinti gli USA e alcuni stati-membri dell'UE, non ha il diritto di avere il proprio indipendente punto di vista sulle sanzioni antirusse. Per ora l'Italia, a differenza degli altri stati europei, non si è rivolta a Bruxelles per l'indennizzo per le perdite causate dall'applicazione delle sanzioni russe. Finlandia, Lettonia, Estonia e Paesi Bassi invece stanno già chiedendo aiuti – sono gli stessi stati che assumono le posizioni palesemente antirusse. Loro però non vogliono "pagare il conto" per le loro iniziative.
Nella lingua di Dante esiste un proverbio: "Paga sempre Pantalone!". Oggi per le sanzioni americano-europee paga l'Italia, la quale i leader europei hanno bollato per la sua posizione filo-russa. Gli avversari irreconciliabili di Mosca si affrettano a mettersi in fila per ricevere indennizzi dalla Commissione Europea.
Mica può però Roma pagare per tutti?
Fonte:  ria.ru

Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/2014_08_16/Le-sanzioni-di-Washington-per-tutti-paghera-litaliano-Pantalone-6224/
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